Domande frequenti

La PEC, acronimo di Posta Elettronica Certificata, è un sistema di trasporto di documenti informatici simile al servizio di posta elettronica tradizionale, con in più la possibilità di ottenere la garanzia del ricevimento (o meno) del messaggio da parte del destinatario.

La PEC può essere acquistata da uno dei Gestori attualmente autorizzati dal Agenzia per l'Italia digitale (ex DigitPA), per uso personale o aziendale e permette di comunicare non solo con la Pubblica Amministrazione, ma anche tra aziende, professionisti e cittadini.
La CEC-PAC è un canale di comunicazione chiuso ed esclusivo tra Pubblica Amministrazione e cittadino. Non sono, infatti, previste comunicazioni al di fuori di tale canale, per esempio tra cittadino e cittadino o nelle relazioni tra realtà aziendali, nei rapporti con banche, clienti e fornitori.

 

  • Se il legale rappresentante dispone della firma digitale, è disposizione una modalità di iscrizione semplice, veloce e gratuita: iscrizione PEC al Registro Imprese
  • Se l'utente è registrato, dispone di una firma digitale ed invia pratiche di Comunicazione Unica, è possibile utilizzare ComunicaStarweb o ComunicaFedra dove sono disponibili alcune funzioni dedicate;
  • In alternativa, è possibile rivolgersi alla propria Organizzazione imprenditoriale o ad un professionista di fiducia

No, perché la casella PEC @postacertificata.gov.it è stata introdotta con l'articolo 16 bis comma 5 della legge 2/2009, con la finalità di attribuire senza oneri una casella di PEC ai cittadini che ne facessero richiesta, ed è destinata esclusivamente alle comunicazioni tra Pubblica Amministrazione e Cittadino, e viceversa.

Una volta comunicato l’indirizzo PEC al Registro Imprese è necessario mantenerlo sempre valido e attivo. Se la casella PEC risulta scaduta occorre:

  • contattare il Gestore del servizio e chiedere, se ancora possibile, il rinnovo del servizio. In caso di rinnovo, anche successivo alla scadenza, non è necessario effettuare alcuna comunicazione aggiuntiva al Registro Imprese;
  • qualora il rinnovo della casella scaduta non sia possibile, inviare una comunicazione di variazione della PEC al Registro delle Imprese, comunicando un nuovo indirizzo PEC valido e attivo.

La società che non ha comunicato il proprio indirizzo PEC al Registro Imprese entro il 30 giugno 2012 è soggetta, come confermato dal Ministero dello Sviluppo Economico nella circolare 3645/C del 3 novembre scorso), all'applicazione della sanzione prevista dall'articolo 2630 del Codice civile. Lo Statuto delle imprese (legge 180/2011) ha dimezzato l'importo della sanzione, che oggi va dunque da un minimo di 103 euro a un massimo di 1.032 euro. La sanzione si riduce a un terzo per coloro che adempiono entro i trenta giorni successivi alla scadenza.

Il servizio ha tutti i requisiti della raccomandata con A/R cui si aggiungono notevoli vantaggi sia in termini di tempo che di costi. In particolare, nella PEC si riscontra semplicità ed economicità di trasmissione, inoltro, riproduzione, archiviazione e ricerca del messaggio. In caso di invio multiplo a più destinatari, per esempio, i costi sono decisamente più bassi rispetto a quelli dei mezzi tradizionali.
Inoltre, è possibile consultare la propria casella email da postazioni diverse, anche fuori dal proprio ufficio: basta infatti un PC connesso a Internet.

La normativa è interamente presente e scaricabile dall’apposita sezione del sito di Agenzia per l'Italia digitale (www.agid.gov.it).

Le modalità di utilizzo della PEC sono le stesse della normale posta elettronica. Si può accedere alla propria casella di PEC, infatti, sia attraverso un client di posta elettronica, sia attraverso un qualsiasi browser tramite web mail.

 

La PEC, per quanto in apparenza simile al servizio di posta elettronica tradizionale, offre un servizio più completo e sicuro, prevedendo livelli minimi di qualità del servizio e di sicurezza stabiliti dalla legge; la certificazione dell’invio e della consegna del messaggio; l’opponibilià a terzi delle evidenze (ovvero una sequenza di bit elaborata da una procedura informatica) relative alle operazioni di invio e ricezione di un messaggio.

La casella certificata PEC è indicata soprattutto per effettuare comunicazioni ufficiali per le quali il mittente vuole avere delle evidenze con valore legale dell’invio e della consegna del messaggio. Ciò non toglie che, volendo, la casella possa essere utilizzata per qualsiasi comunicazione anche nel caso in cui non sia indispensabile la certificazione dell’invio e della consegna.

Nel momento in cui l’utente invia il messaggio, riceve dal proprio Gestore di PEC (che deve essere iscritto nell’elenco di Agenzia per l'Italia digitale, ex DigitPA) una ricevuta di accettazione con relativa attestazione temporale. Tale ricevuta costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene nella casella del destinatario, il suo gestore di PEC invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l’indicazione di data e orario, a prescindere dalla visualizzazione del messaggio da parte del destinatario.

No. La certificazione è relativa solo all’invio del messaggio e alla consegna dello stesso nella casella di posta elettronica certificata PEC del destinatario.

Sì. L’inalterabilità è assicurata dell’indirizzo associato alla casella dalla quale si effettua l’invio del messaggio PEC.

Sì. Il soggetto che intende richiedere un servizio di posta elettronica certificata deve presentare al Gestore PEC, oltre alla richiesta di attivazione del servizio, anche un documento che attesti la sua identità.

Sì, dal momento che è garantita l’inalterabilità dell’indirizzo associato alla casella dalla quale si effettua l’invio del messaggio. Inoltre, proprio questa particolarità del servizio di posta certificata PEC risulta essere un valido deterrente contro il fenomeno dello SPAM.

Sì. Nel solo caso in cui il destinatario sia dotato di una casella di Posta Elettronica Certificata, però sia l’invio che la ricezione di un messaggio di PEC hanno valore legale.

Sì. La normativa impone ai differenti gestori di PEC di garantire la piena interoperabilità dei servizi offerti.

Nel caso in cui il mittente smarrisca le ricevute può rivolgersi al proprio Gestore PEC, che ha l’obbligo di conservare la traccia informatica delle operazioni svolte e può quindi riprodurre le ricevute mantenendone inalterato il valore giuridico

La normativa impone ai Gestori di PEC di tenere traccia di tutte le trasmissioni effettuate per un periodo di trenta mesi, in un apposito archivio informatico.

Nel caso in cui il messaggio sia stato effettivamente consegnato, il destinatario non può negare l’avvenuta ricezione, dal momento che la ricevuta di avvenuta consegna del messaggio, firmata e inviata al mittente dal Gestore di PEC scelto dal destinatario, riporta la data e l’ora in cui il messaggio è stato consegnato nella casella di PEC del destinatario, certificandone l’avvenuta consegna.

La normativa di riferimento fissa i livelli minimi di sicurezza che devono essere garantiti dal Gestore PEC ai propri utenti. In particolare, il Gestore PEC è tenuto a informare il mittente, bloccandone la trasmissione, della eventuale presenza di virus nelle email inviate o ricevute.

Tutti i gestori di Posta Elettronica Certificata firmano i messaggi, le ricevute e gli avvisi con certificati digitali rilasciati da Agenzia per l'Italia digitale (ex DigitPA).
Per fare in modo che il vostro client di posta (quale per esempio Outlook, Mozilla Thunderbird, Eudora, ecc.) riconosca la validità di questi certificati, è necessario aver installato il certificato Agenzia per l'Italia digitale (ex DigitPA), disponibile a questo link:
Certificato Agenzia per l'Italia digitale (ex DigitPA) CA1 ».
Per installare il certificato, nella finestra che si aprirà, cliccare su Apri (Open); nella seconda finestra cliccare su Installa certificato (Install certificate).

La normativa impone ai Gestori di PEC di applicare tutte le procedure atte a garantire la sicurezza e la privacy dei dati personali. Analogo livello di sicurezza è garantito anche per le informazioni archiviate.

Quando si riceve una mail proveniente da un account di posta non certificato (non PEC) il sistema lo segnala come Anomalia messaggio in quanto la trasmissione del messaggio non è totalmente nel circuito PEC, mancando pertanto i requisiti di validità legale propri dei messaggio da PEC a PEC.

In questo caso significa che il tuo account di posta 1PEC.IT è abilitato a ricevere posta elettronica ordinaria (PEO).
Si può cambiare questa impostazione accedendo al proprio account PEC sulla webmail 1pec e modificando l'opzione del menu Impostazioni->Sicurezza e dati di contatto->Gestione messaggi ordinari/.

I messaggi rimarranno disponibili in Archivio per 30 mesi dalla data di invio/ricezione. Trascorso tale periodo di tempo, i messaggi archiviati verranno automaticamente rimossi.

Per modificare l'email di notifica basta connettersi al proprio account PEC tramite webmail, accedere al menu IMPOSTAZIONI e successivamente al menu SICUREZZA E DATI DI CONTATTO/MODIFICA PASSWORD. Per maggiori informazioni: Come usare la pec

Per modificare l'email di notifica basta connettersi al proprio account PEC tramite webmail, accedere al menu IMPOSTAZIONI e successivamente al menu PREFERENZE/ABILITA MESSAGGI DI NOTIFICA. Per maggiori informazioni: Come usare la PEC

Si, la nuova email di notifica deve essere comunicata via email a [email protected] in modo da aggiornare la nostra anagrafica e poter continuare a mandare emails all'indirizzo pec on la certezza che è stato notificato l'invio.

Attenzione: Se si cambia la mail di notifica e non si vuole più utilizzare, o non si ha più accesso alla vecchia mail di notifica, utilizzata in fase di attivazione della casella, è obbligatorio comunicare la nuova mail alla nostra amministrazione all'indirizzo mail [email protected]

Si, è necessario inviare una disdetta via pec all'indirizzo [email protected] 30 giorni prima della scadenza annuale, questo per permetterci di chiudere la casella alla sua naturale scadenza evitando il rinnovo automatico e per evitare di inviare inutili solleciti di pagamento.

Al momento del rinnovo preghiamo i nostri clienti di inviarci copia della contabile del pagamento entro la scadenza della casella per evitare interruzioni di servizio.
Se il giorno della scadenza non abbiamo ancora ricevuto una copia del pagamento o non abbiamo rilevato il pagamento in banca o nel servizio postale, il servizio sarà interrotto. Si tenga presente che l'incasso dei bollettini postali richiede un tempo di circa 7gg lavorativi e pertanto è bene tenerne conto se si paga poco prima della scadenza.

Il recupero password si effettua cliccando sul seguente indirizzo. All’indirizzo email di notifica che ha registrato al momento dell’ativazione della casella, le sarà inviata un email contenente un link valido un’ora. Dopo tale scadenza sarà necessario rifare la procedura di recupero della password.

Sì, in qualsiasi momento, dopo l’attivazione delle tue caselle, è possibile acquistare spazio aggiuntivo per la casella o per l’archivio storico.
Per acquistare spazio aggiuntivo è sufficiente inviarci una richiesta compilando il form di contatto indicando l'indirizzo PEC, il quantitativo di GB da aggiungere alla casella o all'archivio. Verrà inviata una fattura proforma con l'importo totale e l'aumento sarà effettutato dopo il pagamento. E' possibile segnalarci un pagamento qui.
L'aumento di effettua in blocchi da 1GB/cad sia per la casella PEC che per l'archivio storico.

Solitamente il servizio viene attivato nelle 24 ore dopo avere ricevuto il pagamento o la copia del pagamento.
Le tempistiche per la registrazione del pagamento sono variabili:

  • Paypal: accredito immediato
  • Bonifico: accredito il giorno successivo alla data di esecuzione del bonifico
  • Bollettino postale: accredito in circa 5/7 giorni lavorativi

In caso di pagamento tramite bonifico o bollettino postale è consigliato segnalarci il pagamento qui.

E' possibile acquistare una casella PEC con le seguenti modalità di pagamento:

  • Paypal / Carta di credito: Per pagamenti con carta di credito usare l'area clienti, o inviare direttamente l'importo tramite Paypal all'indirizzo [email protected] indicando nelle note il numero della fattura proforma (in caso di rinnovo) o l’indirizzo PEC (in caso di attivazione)
  • Bonifico bancario utilizzando le seguenti coordinate:
    Banca: BancoPosta Imprese
    Beneficiario: WANGATE SRL
    ABI: 07601 CAB: 13600 C/C 000091328047
    IBAN: IT41 C076 0113 6000 0009 1328 047
    Causale: Nella causale del pagamento, deve essere indicato il numero della fattura proforma (in caso di rinnovo) o l’indirizzo PEC (in caso di attivazione)
  • Bollettino postale: versare l'importo dovuto sul conto corrente postale numero 91328047 intestato a Wangate srl. Nella causale del pagamento, deve essere indicato il numero della fattura proforma (in caso di rinnovo) o l’indirizzo PEC (in caso di attivazione).

Per modificare l’indirizzo mail di notifica necessario per recuperare la password della propria casella PEC è necessario inviare il una richiesta a [email protected] e una copia del documento di identità del legale rappresentante della società.

La casella si attiva usando questo link .
Se la casella è intestata ad una società, è necessario inviare separatamente via email all'indirizzo [email protected] una copia della visura camerale, una copia d'identità del legale rappresentante, una copia della tessera sanitaria e una copia del contratto firmato disponibile nel modulo di attivazione.
Se la casella è intestata ad una persona fisica, è necessario inviare separatamente via email all'indirizzo [email protected] una copia d'identità del legale rappresentante, una copia della tessera sanitaria e una copia del contratto firmato disponibile nel modulo di attivazione.

Per ricevere le notifiche sulla mail ordinaria è necessario attivare la ricezione accedendo al menu Impostazioni della webmail (v. Come usare la PEC)